Nella maggior parte dei casi il confronto tra immagini di cristallizzazione di prodotti dell'agricoltura naturale nelle sue varie forme (biologico, biodinamico, ecc.) e quelle ottenute da prodotti dell'agricoltura intensiva a concimazione chimica forzata propone differenze morfologiche evidenti a tutti i livelli. L'insieme della figura appare ordinato e "unitario" (o tendenzialmente tale) nei prodotti biologici, disordinato e caotico per la presenza e la conflittualità di molteplici "individui cristallini" che si contendono lo spazio nei prodotti convenzionali. Il "tipo" cristallografico (individuo) si manifesta in tutta la sua pienezza e potenzialità nelle immagini dei prodotti biologici mentre risulta in vario modo compromesso, contratto, deforme o comunque inespresso in quelle ottenute dai prodotti convenzionali. Lo stesso discorso vale per i particolari che costruiscono l'immagine complessiva: le ramificazioni, gli angoli di intersezione tra le stesse, il numero di diramazioni secondarie, ecc. e, infine, il comparire di veri e propri "elementi estranei" nelle figure ricavate da prodotti convenzionali. La diversificazione appare evidente anche al livello della formazione dei singoli rami cristallini che, se nel biologico risultano compatti, fluidi e regolari, nel convenzionale appaiono sgranati, dispersi in mille flussi caoticamente intrecciati, "anastomizzati" (come un filo di lana spampanato). La figura in alto a destra mostra questo fenomeno con grande evidenza, in particolare nelle due grandi strutture disposte da ore 6 a ore 11 e da ore 6 a ore 2. Cliccando sulla figura si può vedere la stessa immagine ingrandita. confronta con l'immagine del frumento bio