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Salvia bio e non bio a confronto
Archivio
2001
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La salvia è una pianta erbacea appartenente alla famiglia
delle Labiatae, si presenta come un arbusto sempre verde: ha un
fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e le foglie
hanno una caratteristica forma (sembrano piccole lance, lunghe e
abbastanza affusolate) e si presentano piuttosto spesse e dure.
I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola,
compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole,
nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto
rigidi. Si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli
orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato
selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali
va piantata di nuovo. La pianta è conosciuta fin
dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il
suo nome, proveniente da “salvus” che significa appunto “sano”.
I Galli, in particolare, ritenevano che la salvia avesse la
capacità di guarire tutte le malattie e che agisse efficacemente
da “deterrente” contro febbre e tosse. Alcuni addirittura
credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per
questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti
magici. I Romani la consideravano una pianta sacra tanto che
esisteva un vero e proprio rito per la raccolta (che spettava a
pochi eletti), i quali dovevano addirittura indossare un
abbigliamento particolare dopo aver compiuto sacrifici. I cinesi
ritenevano che la salvia fosse in grado di “regalare” la
longevità: nel XVII secolo, un cesto di foglie di salvia veniva
scambiata dai mercanti olandesi con tre cesti di tè. Nella
medicina popolare, già nel Medioevo, veniva usata come
cicatrizzante sulle ferite e piaghe difficili da rimarginare.
La salvia è una pianta aromatica e il suo principio attivo si
ricava dalle foglie, le quali vengono raccolte nei mesi
primaverili ed estivi, visto che questa pianta predilige i climi
caldi, mentre si lascia riposare in inverno. Le infiorescenze
vengono messe ad essiccare in luoghi ombrosi e conservate in
sacchetti di tela o carta. Per conservare bene le foglie
fresche, bisogna invece riporle in piccoli vasi di vetro al
riparo della luce.
La salvia contiene olio essenziale, ricco di alfa e beta
thujone, alfa e beta pinene, acetato di linalile, cineolo,
borneolo, acetato di bornile, canfora, acido ursolico, acido
oleanolico, saponosidi, acido fumarico, acido clorogenico,
caffeico, rosmarinico, glicerico, salvina, enzimi, perossidasi,
ossidoreduttasi, vitamina B1 e C, resine e sostanze estrogene.
Anche i flavonoidi sono presenti nella pianta così come i
glucosidi del luteolo e dell’apigenolo. L’olio essenziale di
salvia possiede un’alta percentuale di tujoni e chetoni ad
azione neurotossica e va usato per via interna solo su
prescrizione del medico. Della salvia sono particolarmente
note le sue proprietà antinfiammatorie, balsamiche, digestive ed
espettoranti. Essa inoltre è in grado di curare le sindromi
mestruali dolorose e i disturbi della menopausa (in particolare
quel fastidioso disturbo chiamato “caldane”: per questo viene
anche chiamata “estrogeno naturale”). Offre una buona risposta
contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e le
emicranie ed è anche indicata nelle gengiviti e gli ascessi. È
un “deterrente” del diabete e accelera il processo di
cicatrizzazione dopo una ferita. La salvia è uno stimolante
dell’organismo, è di aiuto durante il ciclo mestruale e combatte
gli stati di astenia e depressione. È particolarmente indicata
in caso di esaurimento fisico o intellettuale, ma non solo: è
molto benefica per il cervello e aiuta la memoria. Alcuni
antichi medici cinesi la utilizzavano anche per curare
l’insonnia. È anche un gastroprotettore poiché ha un’azione
antispasmodica ed è utile nel diabete perché riduce la glicemia.
Viene riconosciuta alla pianta anche un’azione estrogena che
agisce efficacemente come anti–sudore. Spesso viene anche
utilizzata come rimedio per digerire e, se conservata
opportunamente, “salva” i cibi dal deperimento. Molti
dentifrici sono a base di salvia; in assenza del prodotto
preparato si possono semplicemente strofinare i denti con una
foglia fresca per ottenere un effetto sbiancante. Un infuso di
salvia consente di restituire ai capelli il colore scuro e le
lozioni preparate con la salvia detergono la pelle. Per
preparare un tonico astringente alla salvia sono necessari 4
cucchiai di salvia essiccata e di alcool etilico, un pizzico di
borace, 3 cucchiai di amamelide e 10 gocce di glicerina. Dopo
aver fatto macerare la salvia nell'alcool per due settimane, si
deve filtrare la sostanza ottenuta, sciogliere il borace
nell'amamelide e aggiungervi l'alcool. Dopodiché si unisce la
glicerina e si travasa il tutto in una bottiglia con tappo sotto
vuoto. Prima di usare il preparato, sarà bene agitare il
contenitore. La salvia è controindicata per chi soffre di
patologie nervose e va consumata con cautela da parte delle
donne nel periodo di allattamento; inoltre occorre fare molta
attenzione nel non farla entrare in contatto con recipienti di
ferro. Da ricordare anche che l’olio essenziale risulta tossico
per il sistema nervoso e può causare crisi epilettiche anche in
piccolissime dosi. Come tisana, si può utilizzare solo per brevi
periodi.
Le foglie della salvia vengono utilizzate in cucina fresche o
essiccate per insaporire i cibi, dai primi piatti ai secondi di
carne e pesce e persino nelle torte salate. Si può anche
preparare un’ottima bevanda per restituire forza ad una persona
convalescente: fare macerare per otto giorni 100gr. di foglie e
fiori essiccati in un litro di vino e bere un bicchierino dopo i
pasti. Il fumo di salvia elimina odori di cucina e di animali.
Per realizzare ottime frittelle alla salvia, preparare una
ventina di foglie di salvia grosse, 200gr. di farina, acqua
minerale fredda, sale e olio. Mescolare la pastella con la
farina, l'acqua e poco sale. Lavare e asciugare delle foglie di
salvia e quando l'olio è caldo, intingere le foglie nella
pastella e friggerle. Sgocciolarle sulla carta assorbente e
spolverare di sale. Servirle calde e fragranti accompagnate da
vino bianco secco e fresco.
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Cristallizzazione
Sensibile di estratto di Salvia officinalis
foglie coltivazione biologica - 0,7 ml |
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CONFRONTA
CON :
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Cristallizzazione
Sensibile di estratto di salvia Officinalis
foglie - coltivazione convenzionale - 0,7 ml
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