Cromatogramma del compost di letame di cavallo ottento da Andrea Cappi nel 2013

e maturato per 14 mesi. Test eseguito nell'aprile 2014.

Commento:

La zona centrale (*) è regolarmente dilavata e priva di colorazioni di sorta.

La zona interna (*) è discretamente articolata in formazioni a raggiera, colorata in gradazioni via via più scure verso l'esterno, abbastanza ben integrata con la zona mediana. Il segnale è di leggerezza e virtualmente totale trasformazione della materia organica.

La zona mediana (*) è ancora relativamente ampia, colorata di nocciola scuro, piuttosto statica nella struttura di fondo, articolata in prominenze piuttosto pesanti alla periferia. E' bordata da una linea scura, marcata, lungo tutto il contorno.

La zona periferica (*) è molto modesta, a tratti quasi invisibile e di colore scuro, opaco. E' priva di articolazione quanto di espansione.

Giudizio:

Il compost è masturato troppo a lungo in stato di scarsa umidificazione e in ambiente eccessivamente asciutto. Il risultato è che ha avviato un processo di torbificazione che ne ha considerevolmente diminuito, disperso, le potenzialità di utilizzo come concime. Il contenuto in humus è del tutto insufficiente rispetto alle potenzialità e alle aspettative. Potrà essere adoperato efficacemente soltanto come ammendante, per alleggerire la consistenza del suolo e favorirne l'areazione. Sepolto in profondità (30 - 50 cm) potrà costituire una piccola ma pur sempre utile scorta organica per le radici delle piante coltive e per l'edafon.

(*) Qui di seguito una schematizzazione generica, esplicativa delle immagini cromatografiche.